Nome Italiano: Borragine
Nome scientifico: Borago officinalis L.
Nome Gallurese: Succiameli / Chiu chiu

Descrizione:
La borragine è una pianta erbacea annuale (alta 20-60 cm) molto diffusa in tutta la Sardegna: vegeta nei campi incolti e aridi, lungo i sentieri e nei bordi delle strade. Caratterizzata da foglie di forma ovata e da fiori che bocciano da marzo all’estate, in una corolla di colore azzurro-violetto, e più raramente bianca. Tutte le parti della pianta sono coperte di setole biancastre.

Proprietà e usi:
Nella medicina popolare le foglie e i fiori di borragine vengono utilizzati per la preparazione di decotti e tisane dalle proprietà diuretiche, depurative, sudorifere, emollienti nelle vie respiratorie (raffreddori e bronchiti) e sedative della tosse. I cataplasmi di foglia sono ritenuti utili nella cura di eczemi e malattie della pelle.

Curiosità e miti:
Tuttora, in particolare ad Aggius, i fiori della borragine vengono usati per produrre una tintura molto ricercata dalle tessitrici dei tappeti locali. L’etimologia di Borrago potrebbe aver origine, sostengono gli studiosi, dal latino burra, una stoffa rustica di lana a lunghi peli, ottenuta dalle fibre della pianta.


Italian name: Borragine
Scientific name: Borago officinalis L.
Gallurese name: Succiameli / Chiu chiu

Description:
Borage is an annual herbaceous plant (20-60 cm high) widespread throughout Sardinia: it grows in uncultivated and arid fields, along paths and roadsides.Characterised by ovate-shaped leaves and flowers that bloom from March to summer, in a blue-violet corolla, and more rarely white. All parts of the plant are covered with whitish bristles.

Properties and uses:
In folk medicine, borage leaves and flowers are used for the preparation of decoctions and infusions with diuretic, depurative, sudorific, emollient properties in the respiratory tract (colds and bronchitis) and cough sedative properties. Leaf poultices are believed to be useful in the treatment of eczema and skin diseases.

Curiosities and myths:
Even today, particularly in Aggius, borage flowers are used to produce a much sought-after dye for local carpet weavers. The etymology of Borrago may have originated, scholars claim, from the Latin burra, a rustic woollen cloth with long hairs, obtained from the fibres of the plant.